La storia del castello ebbe inizio nel X sec., quando si innalzò una fortificazione contro le scorrerie dei Saraceni. Nel XIII sec. il castello viene donato ai Falletti. Fu la marchesa Giulia Colbert, pronipote del ministro del Re Sole, a compiere per prima la diffusione del vino Barolo nel XIX sec. Ospita il Museo del Vino WiMu, allestito dall’architetto Confino. Nelle sale del castello si vede inoltre la biblioteca riordinata da Silvio Pellico dopo la prigionia nello Spielberg. Le cantine ospitano l’Enoteca Regionale del Barolo.
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