Simbolo del rinascimento saluzzese, la dimora fu proprietà di Francesco Cavassa, vicario generale del marchese di Saluzzo. Nel 1883 fu acquistata dal marchese Emanuele Tapparelli d’Azeglio, nipote dello scrittore Massimo. Attualmente è sede del museo civico: le sale, con soffitti lignei e pareti decorate, ospitano opere appartenute alla collezione dazegliana. Di particolare rilevanza sono i capolavori di Hans Clemer: gli affreschi a grisaille nel loggiato con le Imprese di Ercole e la pala della Madonna della Misericordia.
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